Rocca Calascio

Rocca Calascio – una fortezza a 1460 metri

02/02/2023

I resti della rocca si vedono in lontananza e attirano i viaggiatori in quello che è notoriamente un territorio ancora selvaggio. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è fatto di distese di natura, borghi piccoli e quasi disabitati e luoghi dal grande fascino paesaggistico. 

Perché da lassù, una volta raggiunta Rocca Calascio, set cinematografico d’eccellenza e di pellicole cult come Ladyhawke, il panorama è tutto intorno, a 360 gradi. 

La vista si perde e da quel punto privilegiato si nota come questo territorio sia ancora da scoprire nel profondo. Rocca Calascio è una piccolissima frazione – durante tutto l’anno vi risiedono solo 3 persone – di Calascio. Ormai da tempo è un posto molto frequentato soprattutto in primavera e in estate perché chi lo visita ne parla e chi lo raggiunge una volta ci torna almeno un’altra. 

La pace che si respira camminando lentamente in questo gruppo di case è difficile da trovare in altri luoghi e poi la storia si avverte in ogni angolo. Perché la rocca, oggi ne rimane una parte abbastanza grande – è tra le fortificazioni più alte d’Italia (raggiunge i 1460 metri di altitudine) ed ha un’antica origine come fortificazione difensiva e militare. 

Lì vicino poi, a pochi passi, c’è la chiesa della Madonna della pietà, una costruzione ad ottagono voluta dagli abitanti del luogo come segno di ringraziamento nei confronti della Madre Celeste per una vittoria su una banda di briganti. 

E ai piedi di tutto questo spettacolo c’è il borgo che è animato grazie a chi da fuori l’ha raggiunto una volta e ha deciso di rimanere per trascorre la vita. 

Dormire in questo piccolo agglomerato di case è possibile grazie a chi ha deciso molti anni fa di aprire una struttura ricettiva e un ristorante. Il privilegio di svegliarsi in un posto così è per pochi ma l’esperienza va fatta almeno una volta. 

Arrivando a Calascio si lascia l’auto fuori dal borgo e non si pensa più a niente per qualche giorno. Si assapora il tempo che passa lento, ci si rilassa e si ascolta la storia di chi ammaliato da questo borgo ha deciso di curarlo, mantenerlo e farlo rinascere. 

Poi non si può andare via senza degustare qualcosa di locale che in un posto così bello ha ancora più gusto. 

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