Hai mai sentito parlare de “Il Tibet delle Marche”?
Elcito è uno dei borghi più alti di tutta la regione, per questo lo chiamano così. Raggiunge gli 821 metri sul livello del mare e si presenta come un piccolissimo agglomerato di case con un nome che suona esotico.
Il toponimo sembra che derivi da “elce” ovvero “leccio” e, in effetti, visitando il territorio questa è una pianta presente in zona. Ma su quello che c’è vicino al borgo ci torneremo dopo…
C’è chi l’ha soprannominato un “castello sopra le nuvole” e chi ha più semplicemente notato la tranquillità che si avverte visitandolo. Perché Elcito – se vissuto in un giorno in settimana e non in una ricorrenza particolare – è quasi disabitato. Sono pochissime le persone che lo abitano durante tutto l’anno, meno di 20, ma basta raggiungere questa piccola frazione di San Severino Marche per capire subito che per apprezzarla non serve niente di più di tutto quello che già c’è.
Arrivare a destinazione non è semplicissimo, la strada è piuttosto tortuosa, ma ogni piccolo sforzo vale la pena per raggiungere la vetta e guardare tutto intorno il panorama che in ogni stagione cambia e offre uno scenario diverso.
Camminando per i pochi vicoli di Elcito si rimane volentieri in silenzio ascoltando i suoni della natura e, guardando ogni particolare, con un po’ di immaginazione si può tornare indietro nel tempo e immaginare come poteva scorrere la vita in questo che era un tipico villaggio di campagna. Appese alle case in pietra ci sono alcune fotografie di chi una volta trascorreva la vita ad Elcito, frequentava la scuola e ogni sera tornava a casa, dove era nato e cresciuto.
Se si è fortunati ancora oggi si può incontrare qualche abitante del posto che, seduto sulla panchina all’ingresso del paese alla fine di una lunga salita, accoglie chi arriva e condivide la bellezza di quello che è stato questo piccolo paese in provincia di Macerata e quello che rappresenta oggi.
Lì vicino la natura dà il meglio di sé. Basta visitare la faggeta di Canfaito, un bosco di faggi secolari che si raggiunge facilmente dal paese all’interno della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino, particolarmente suggestiva in autunno.
Da non perdere poi nelle vicinanze anche qualche posto curioso e insolito come Braccano, a circa 12 chilometri di distanza – piccola frazione di Matelica, terra del vino Verdicchio – detto anche il paese dei murales [possibili esperienze – a Braccano oltre a visite del borgo si potrebbero organizzare anche dei laboratori artistici per grandi e bambini, legati alle opere realizzate sulle case del paese] per i disegni artistici realizzati su alcune case del borgo e Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona a circa 22 chilometri.
Scendendo a valle da non perdere c’è San Severino Marche, la sua piazza, tra le più belle delle Marche, la Pinacoteca, tesoro di opere d’arte e la zona più antica della città.
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